Sculpture Armchair 784 di Carlo Colombo

17:00




Con la poltrona scultura Carlo Colombo , architetto e designer contemporaneo, segna il limite tra scultura e design.  La prima è arte rivolta all’estetica, il secondo, il design, rivolto alla funzionalità e alla replicabilità entro determinati costi.
In questo caso la definizione di scultura la si deve essenzialmente alle caratteristiche di realizzazione, piuttosto che alla funzionalità ( infatti su questa poltrona ci si può sedere!) ed agli alti costi, che ne determinano la scarsa propensione alla riproducibilità.
784 è infatti una poltrona-scultura realizzata in soli nove esemplari numerati e firmati dall’autore, realizzata assemblando barre in alluminio piene, di sezioni differenti (per un numero complessivo di 784 appunto) a comporre una struttura ergonomica sinuosa e seducente. Il colore scelto, dorato, gli conferisce una leggerezza quasi da sembrare un tessuto metallico appoggiato sulla seduta, a dispetto del peso reale dell’opera ( circa 800 kg).
È stata presentata ufficialmente il 17 aprile 2016 ( dopo dieci anni di “sogno nel cassetto” – come riferisce il progettista) alla Triennale di Milano da Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte, e il 24 settembre sarà al museo Marca a Catanzaro.
L’architetto, professionista già da lungo tempo, nonostante la giovane età, si è affermato nei tre settori dell’architettura, il design e gli interni.
I progetti di interior e architettura sono caratterizzati da svuotamenti di volumi, dalle linee curve, sinuose, probabilmente dovute alla passione per il disegno di automobili ed interni d’auto. La passione per il dettaglio, frutto di collaborazioni attive con artigiani e profonda conoscenza di materiali, sia naturali che artificiali, fanno collocare le sue opere tra quelle che caratterizzeranno i nostri anni.

G.Manna

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