Daily Inspiration

Steve Jobs crebbe nell’infanzia  in una casa Eichler. Si legge nella biografia scritta da Walter Isaacson: “Eichler fece un magnifico lavoro,  le sue costruzioni erano belle, economiche e funzionali. Per la prima volta alle case delle persone a basso reddito venivano dati una linea pura e un gusto essenziale. Erano case con alcune caratteristiche fantastiche, come il riscaldamento a irraggiamento nei pavimenti.”

" L’apprezzamento per le case di Eichler gli trasmise il gusto di fare prodotti di ottimo design per il mercato di massa.”
Ma chi era Joseph Eichler?

Joseph Eichler fu un illuminato costruttore immobiliare che tra il 1950 e il 1974 costruì oltre undicimila case nelle varie aree residenziali della California. Ispirandosi alle prime case di Frank Lloyd Wright gli architetti da lui incaricati, crearono delle moderne case razionali ma per l’uomo comune americano; abitazioni accessibili a molte famiglie medie ma che presentavano caratteristiche e finiture di case elitarie: pareti vetrate dal pavimento al soffitto, piante aperte, pilastri e travi a vista, pavimenti a lastre di cemento e molte porte scorrevoli di vetro.

La casa si estendeva in giardino, con grandi porte vetrate che davano su di un patio, spazioso ed ampio dove giocare con i bambini o chiacchierare con amici intorno ad un barbecue.

Di un fascino vintage sono le brochures di alcune tipologie.

Ricche di foto, descrizione delle finiture usate e relative marche, indicazioni urbanistiche delle vicine infrastrutture tipo scuole e centri commerciali e delle bellezze paesaggistiche, sottolineandone la convenienza dal punto di vista economico nell’uso parsimonioso dell’automobile; uso del riscaldamento radiante, e nuovi dispositivi per lo smaltimento dei rifiuti.

Insomma la combinazione ideale della vita di periferia, in una comunità servita da molte infrastrutture vicino ad un grande centro urbano il tutto a cifre accessibili, pagabili anche a rate.

… E siamo negli anni ’50!

via : totheweb.com 

Giuseppina Manna

A volte la carica e la voglia di essere toste ma stilose, di essere professionali nel lavoro che si sta facendo, può venire anche dalla visione delle serie televisive poliziesche con protagoniste donne sagaci, intriganti, intelligenti, curiose, che sanno di tanti argomenti. Ce ne sono tante, ma a me piace molto Megan Hunt, protagonista di “Body of proof”.

Questa donna è stata un brillante neurochirurgo che, in seguito ad un incidente d’auto perde parzialmente l’uso delle mani; è costretta a cambiar lavoro, diventa un medico legale che collabora con la polizia, grazie al suo talento nello scoprire le dinamiche e spesso i responsabili di efferati omicidi.

Donna sagace, intelligente, presuntuosa quanto basta per farla apprezzare ad un pubblico femminile, caustica piace anche perché svolge il suo lavoro, ahimè in cospetto di corpi martoriati, lacerati, putrefatti, con tocchi di stile ed eleganza.

Si il suo armadio farebbe invidia alle più  sfrenate fashion victims, con un occhio particolare ai nostri stilisti italiani; il suo stile, la sua eleganza non fa una piega in caso di inseguimenti, sopralluoghi nelle più infangate scene del delitto. Abiti sartoriali, scarpe col tacco alto, borse icona dei colori carini per donarle un look giovanile ed elegante, che mixa con pezzi tosti, come piccole e deliziose giacche in pelle.

Una deliziosa intervista alla costumista www.politicsandstyle.blogspot.it